Gli ultimi giorni di ottobre sono il periodo ideale iniziare a piantare le teste di aglio nel proprio orto o giardino. La tradizione popolare vuole che l’aglio si pianti il 28 ottobre, a San Simone. In passato i contadini sapevano che per far crescere rigoglioso il gustoso aglio lo si doveva piantare in terriccio ricco e ben esposto al sole e che, per evitare che l’aglio “andasse in seme”, lo si doveva “scapitozzare”, ovvero eliminarne le foglie appena queste fossero cresciute (un’operazione simile alla potatura dei fiori). Ancora oggi nella cultura contadina piantare l’aglio è un’operazione che conserva, un po’ dovunque, il suo carattere apotropaico. Oltre all’uso all’alimentare l’aglio è da sempre molto apprezzato come rimedio naturale per tenere lontani gli afidi dalle rose: è infatti molto utile piantarlo direttamente in aiuole o roseti. Si otterrà in maniera totalmente naturale un effetto pari a quello di molti antiparassitari chimici.
Per piantarlo è necessario prendere qualche testa d’aglio, dividerla in spicchi (i bulbilli) e piantateli nel terreno a circa 3 cm di profondità, non troppo vicini alle rose (per non rovinare le radici al momento della raccolta) e mantenendo circa 10 cm tra ogni bulbillo. La punta va sempre mantenuta rivolta verso l’alto. Se l’inverno è mite, già da gennaio l’aglio inizia a spuntare, e in primavera germina in tutto il suo vigore. Non occorre neppure irrigarlo con tubi da giardino o innaffiatoi, poichè le piogge soddisfano le sue necessità. In giugno la parte esposta all’aria aperta inizierà a seccare e verso luglio dovrebbe essere completamente appassita. Quello è il momento di raccoglierlo scavando leggermente nel terriccio attorno alla pianticella. Per evitare di rovinare le radici delle rose o l’aglio stesso bisogna scuotere delicatamente la terra. Una volta estratto lo si lascerà ad asciugare in un luogo areato ed asciutto per qualche giorno. E’ necessario precisare che oltre che in piena terra, l’aglio può essere facilmente coltivato anche in un vaso.