Il ritorno del gusto per l’antico ha rinverdito gli allori del punto inglese. Un punto simpaticissimo, allegro, che avendo alle spalle un secolo di tradizioni nel ricamo in bianco è riuscito a evitare le contraddittorie correnti del gusto conservando la piena cittadinanza nel gruppo dei punti più realizzati.
Il punto inglese predilige disegni di ingenue stilizzazioni di foglioline o margheritine o buchetti che percorrevano un tempo immacolate tende di lino, tavaglie o copriletti. I disegni del punto inglese sono piccoli e la carta carbone consigliabile è quella bucherellata che consente una riproduzione sempre uguale.
Il tessuto che viene utilizzato per il punto inglese è sempre il lino puro o cotone. Il ricamo finito va stirato dal rovescio sopra un panno morbido perchè il contorno dei punti deve apparire in rilievo mai appiattito. Dopo il punto filza preliminare per la realizzazione del ricamo il tessuto superluo va ritagliato.
Il punto deve avere la stessa lunghezza scambiati a metà e si possono lavorare partendo da destra o dll’alto verso il basso. L’ago passa sotto un solo filo del tessuto e sopra il tessuto. L’importante è che il tessuto eccedente deve scomparire del tutto sotto il cordoncino e dal rovescio non si devono vedere sbavature, nè tracce del tessuto ripiegato.