Si tratta di una pianta annuale o biennale originaria dell’Africa settentrionale, ma che vive diffusa alla stato naturale anche in Europa centrale e meridionale e in Asia; sottili fusti producono macchie tappezzanti. Questi fusti sono lignificati alla base e ben ramificati e posseggono larghe foglie pennate che ricordano il fogliame del finocchio selvatico, di colore verde chiaro, e bianco grigiastro nella pagina inferiore. Da primavera ad autunno inoltrato all’apice dei fusti si sviluppano grandi inflorescenze costituite da piccoli boccioli verde chiaro, che sbocciano in fiorellini bianchi.
Si tratta di una pianta utilizzata come piante da fiore per bordure stradali e nelle aiuole dove diviene tappezzante. Tende ad autoseminarsi con grande facilità: controllatene comunque la crescita nel corso degli anni, per evitare che diventi infestante.
La linfa deve essere maneggiata con attenzioni utilizzando i guanti, altrimenti lavatevi bene le mani che vengono a contatto con il liquido.
Riguardo all’esposizione predilige posizioni soleggiate, ma può tollerare le zone ombreggaite: non teme il freddo intenso sopratutto per brevi periodi.
Le piante giovani tendono a produrre più fiori degli esemplari dell’anno precedente, per questo viene coltivata come annuale. Per maggiori dettagli è possibile fare riferimento a questa guida su Coltivazione.net.
Riguardo alle innaffiature occorre ricordare che queste piante sopportano prolungati periodi di siccità, ma per una regolare fioritura è meglio innaffiare con regolarità, appena il terreno risulta essere asciutto da alcuni giorni: quindi in questo caso il terreno non deve risultare inzuppato tra una innaffiatura e l’altra. La moltiplicazione avviene per seme, è possibile preparare piante giovani in febbraio o marzo, conservando i semenzai in luogo temperato, oppure seminare direttamente a dimora in aprile maggio, quando la temperatura esterna non scenda più sotto i dieci gradi centigradi.