Un inverno dopo l’altro, quando fa veramente freddo, viene il momento della verità per le batterie da automobile. Ma per molte di esse è scoccata veramente l’ultima ora. Batterie piuttosto vecchie con oltre tre anni di usura, che in autunno facevano ancora girare il motorino d’avviamento, spesso esalano l’ultimo respiro già a 5 gradi sopra lo zero.
Per fare una diagnosi dell’inconveniente si dovrebbero accendere i fari, e se la loro luminosità è debole, evidentemente si tratta della batteria. In questo caso la batteria non va subito buttata nei rifiuti. Sarà meglio darsi da fare per individuare l’origine del guasto. Ovviamente è possibile anche utilizzare strumenti specifici, come un tester per batteria auto.
Forse si tratta di morsetti che si sono allentati, oppure i poli delle batterie si sono ossidati. In tal caso si possono pulire le parti metalliche con una spazzola d’acciaio, ingrassarle con vasellina e serrare saldamente i morsetti con una chiave inglese. Va controllato anche la quantità del liquido. In caso negativo bisogna aggiungere acqua distillata fino a che il livello del liquido, elettrolito, venga a trovarsi un centimetro o un centimetro e mezzo sopra il bordo superiore delle piastre. Non dimenticate che, qualora sia stata versata troppa acqua, il liquido fuoriesce dalla batteria durante il viaggio.
L’operazione rabbocco della batteria potete farla da soli, acquistando acqua distillata oppure rivolgendovi ad una stazione di servizio in occasione del rifornimento di carburante. Qualora tutti questi accorgimenti e le conseguenti operazioni non siano sufficienti e la batteria non mantenga neppure la carica ricevuta nel corso di una intera notte dall’apposito apparecchio di ricarica, raddrizzatore, ci si dovrà rassegnare all’acquisto di una batteria nuova. Una spesa in merito alla quale bisogna essere molto accorti, solo così si potrà comprare un buon prodotto ad un prezzo ragionevole.