Le pentole, le padelle e i recipienti di cottura in genere possono essere fatti di diversi materiali: alluminio, rame, acciaio inossidabile, ghisa e vetro da fuoco. Esistono poi anche recipienti smaltati, altri rivestiti di materiali antiaderenti, porcellane da fuoco, recipienti di terracotta e quelli di plastica da usare nei forni a microonde.
I fattori principali sui quali basare la propria scelta sono: prezzo, durata, efficienza e facilità di pulizia.
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Alluminio
Risulta essere il materiale meno costoso, è leggero e di lunga durata, non è soggetto alla ruggine, si lava facilmettte e trasmette bene il calore. Per le stufe a legna e carbone e per le piastre elettriche, è necessario che il pentolame di alluminio sia dotato di una base molto pesante, capace di conservare il calore.
Lavare con acqua calda e detersivo e una spugna o paglietta abrasiva. Per eliminare le macchie, portare a ebollizione nel recipiente una soluzione di acqua e aceto o acqua e succo di limone. Non usare mai soda.
Rame
Questo materiale è un eccellente conduttore di calore ed è molto resistente, ma è costoso e si macchia facilmente. Gli utensili e le pentole di rame di solito sono rivestiti internamente di uno strato di stagno o d’argento, che però si consuma nel giro di 3 anni circa.
Lavare l’interno soltanto con acqua e detersivo e l’esterno con un prodotto apposito per il rame oppure con un mezzo limone intinto nell’aceto e nel sale.
Acciaio inossidabile
È un materiale pratico, specialmente se è dotato di un fondo termodiffusore (fatto, cioè, in modo da distribuire uniformemente il calore, ovviando alla scarsa proprietà di conduzione dell’acciaio). Per pulirlo bastano acqua calda e detersivo.
Ghisa
Uno dei pregi della ghisa sta nel fatto che immagazzina molto calore e lo conserva. I recipienti fatti di questo materiale consentono, quindi, di risparmiare combustibile o energia e si prestano
particolarmente bene alle cotture lunghe e lente. Scaldata la pentola, abbassare la fiamma al minimo.
Gli utensili in ghisa, però, sono assai pesanti e questo li rende difficili da maneggiare e pericolosi da sollevare quando sono pieni. Lavare in acqua calda e detersivo, sciacquare e asciugare, poi strofinare con olio per evitare la formazione di ruggine.
Vetro da fuoco
La maggior parte degli utensili di questo materiale è riservata esclusivamente alla cottura in forno, ma alcune marche sono resistenti anche alla fiamma e possono essere usate direttamente sulle fonti di calore. Controllare il foglietto illustrativo. Lavare con acqua calda e detersivo.
Smalto e materiali antiaderenti
Lo smalto viene fuso direttamente sulla ghisa, l’acciaio o l’alluminio; è un rivestimento che si adatta a ogni genere di utensile da cucina, dalle padelle alle teglie da forno. Se trattati con cura, pentole e altri recipienti smaltati durano per molti anni. Tuttavia, lo smalto si scheggia e si graffia con facilità, perciò è consigliabile usare soltanto mestoli e cucchiai di legno o di plastica per rimescolare le vivande durante la cottura. Lavare con acqua calda e detersivo. Per togliere le macchie, lasciare le pentole a bagno in acqua calda e detersivo.
Le pentole e le padelle di materiali antiaderenti consentono di cucinare con pochissimi grassi o addirittura senza. Si lavano con una semplice spugna, acqua calda e detersivo. Mai usare abrasivi né utensili di metallo che rischiano di graffiare la superficie antiaderente.
Porcellane da fuoco o pirofile
Molto eleganti, ma fragili e costose, si usano quasi esclusivamente per la cottura in forno; possono comparire in tavola, senza problemi. Non sottoporle a sbalzi di temperatura, poiché si spaccano. Lavare con acqua calda e detersivo, come i piatti ma con un po’ piú di energia; lasciar riposare in acqua e detersivo in caso di incrostazioni tenaci.
Terracotta
I recipienti di terracotta immagazzinano e diffondono bene il calore: sono quindi adatti per cotture lente e anche per alcune preparazioni delicate. Possono anche comparire in tavola, se il pasto è di tenore rustico. Poco costosi, sono sensibili agli sbalzi di calore come le pirofile.