Comprare mobili usati o vintage (ma anche oggetti di ogni genere) è diventata quasi una moda da qualche anno, soprattutto da quando è in voga lo stile Shabby chic. Ed in effetti impreziosire le nostre case con oggetti d’antiquariato o dal fascino indiscusso è molto gratificante, soprattutto per quanti siano poi in grado di effettuare da soli un eventuale restauro dei mobili acquistati, o magari trasformarli in un pezzo unico da adattare allo stile della casa.
Ma come sempre accade quando quando ci si inoltra nel territorio del vintage o della “seconda mano”, anche i rischi di fregature sono in agguato per cui, anche a fronte di una spesa piccola, è sempre utile agire con oculatezza senza lasciarsi abbagliare dalle apparenze.
Il primo passo, a nostro avviso, consiste sempre in una attenta valutazione del rivenditore in sé. Rigattieri improvvisati, antiquari che spuntano fuori dal nulla sulla scia delle tendenze del momento rappresentano quasi sempre un pessimo affare per chi ci incappa, dal momento che con ogni probabilità ci troveremo di fronte a commercianti dell’ultim’ora, senza nessuna competenza specifica, non in grado di giudicare essi stessi la merce che espongono o peggio, di fronte a specialisti nel raggiro. Meglio quindi affidarsi a franchise rinomati nel settore dei mobili di seconda mano, o comunque in possesso di un minimo di credenziali. Magari neanche loro sapranno fornirci informazioni precise sull’origine del mobile che ci interessa, ma quantomeno dovrebbero metterci nelle condizioni di effettuare un acquisto sicuro, con tanto di scontrino e garanzia sull’integrità.
Ma anche così non basta. Occorre infatti armarsi di lente di ingrandimento e analizzare minuziosamente il mobile usato che vorremmo acquistare. E’ infatti importantissimo escludere già presso i locali del rivenditore eventuali danni strutturali come scheggiature, fori dovuti a tarli, tracce di incollaggio, pezzi mancanti o sostituiti, segni di riverniciatura.
Fatto questo potremo concentrare la nostra attenzione sul punto successivo, ovvero il prezzo dei mobili usati che intendiamo comprare. I negozi e mercatini dell’usato si basano spesso sui contratti di conto vendita, che permettono al rivenditore di agire piuttosto liberamente applicando la tecnica al ribasso, che consiste in progressivi ritocchi decrescenti che hanno lo scopo di livellare l’interesse via via destato dall’articolo esposto con il prezzo applicato.
Quindi una fase di contrattazione è d’obbligo, dal momento che il nostro caro negoziante non ci andrà sicuramente sotto.
Una volta trovato l’accordo sul prezzo potremo affrontare l’ultimo ostacolo: il trasporto. In effetti, qualora non fossimo in grado di trasportare il mobile usato con i nostri mezzi, la tariffa del trasporto dovrebbe essere discussa già in sede di contrattazione, allo scopo di evitare spiacevoli equivoci che potrebbero perfino azzerare lo sconto ottenuto.
Prima di andare via, comunque, diamo anche un’occhiata in giro e assicuriamoci, se possibile, che il rivenditore disponga di mezzi adeguati per un trasporto sicuro.