Lo scopo del battiscopa è quello di proteggere la parete dagli urti dei piedi e del mobilio; ma il battiscopa stesso può essere danneggiato: per esempio, se la parete è umida, l’umidità attaccherà il battiscopa e lo farà marcire.
Per sostituire una sezione di battiscopa rovinato, procurarsi da un rivenditore un pezzo che corrisponda come colore e come spessore all’originale e che sia 5-7 cm più lungo del tratto da sostituire, perché si deve tener conto del taglio obliquo necessario nell’operazione di sostituzione). Si può chiedere al rivenditore di tagliare il pezzo in misura, oppure farlo da soli a casa. Se il battiscopa deve seguire un profilo leggermente curvo, si può conferire la curvatura con una levigatrice a cinghia.
I sistemi di fissaggio del battiscopa dipendono dalla natura della parete. In una parete di mattoni, il battiscopa verrà inchiodato su tasselli di legno preventivamente applicati ai mattoni nella fascia dove termina l’intonaco, come si vede nell’illustrazione a pagina seguente. Si potrà in alternativa inchiodarlo a tasselli di legno inseriti nelle sigillature dei mattoni, o inchiodarlo direttamente alle sigillature stesse.
Anche la maggiore o minore difficoltà nel togliere il battiscopa dipende dal tipo di parete. Esso si staccherà facilmente quando è applicato a pareti divisorie o a pareti fatte con PANNELLI DI GESSO PREFABBRICATI, perché sarà stato fissato ai blocchi di legno che uniscono i pannelli con chiodini sottili.
Se possibile si comincerà a staccare il battiscopa da sostituire partendo dall’angolo esterno, dove si incontrano le due parti segate obliquamente. Scrostare la vernice dal battiscopa e togliere con una pinza i chiodi rimasti incastrati. Se non ci si riesce, bisognerà “affondare” con cacciapunte e martello i chiodi entro il legno: una volta staccato il battiscopa, si potranno comodamente levare i chiodi dalla parete.
Staccare il battiscopa facendo leva con un piede di porco o con la penna del martello, proteggendo con un pezzo di legno l’intonaco della parete. In caso di difficoltà (chiodi che non si muovono e non possono essere tolti) e dovendo quel pezzo di battiscopa essere eliminato, usare un segaccio per cornici per praticare dei tagli vicino ai chiodi, ad angolo retto rispetto al battiscopa, poi fare forza con il piede di porco o la penna del martello finché il legno si spezza. Si può ottenere lo stesso risultato con scalpello e mazzuola.
Se il battiscopa è inchiodato al montante verticale di una porta, si dovranno individuare i chiodi e farli penetrare nel legno con cacciapunte e martello, in modo da liberare il battiscopa.
Se si devono riutilizzare gli stessi battiscopa, quando li si stacca bisognerà contrassegnarli in modo da poterne ricostruire l’esatta sequenza. Se invece si deve sostituirne un tratto, tenere il pezzo da sostituire come modello per il pezzo nuovo (e come guida per tagliare gli angoli).
Rivestire abbondantemente il retro del battiscopa nuovo con un protettivo per legno. Prima di applicare il nuovo battiscopa assicurarsi che la parete sia asciutta e che ogni eventuale difetto sia stato corretto.
Segnare sul pavimento i punti di fissaggio, in modo da sapere dove inchiodare quando il battiscopa è in posizione. Segnare anche la posizione dei fili elettrici e delle tubazioni, per non danneggiarli con i chiodi.
Le giunzioni negli angoli esterni dovranno essere fatte con tagli obliqui; negli angoli interni basterà segnare il profilo di un’estremità sul bordo dell’altra (come mostrato nell’illustrazione) e tagliare via la parte segnata. Sovrapporre e far combaciare il battiscopa tagliato con il profilo del battiscopa adiacente.
Usando il martello, fare attenzione a non danneggiare il legno. Lasciare che le teste dei chiodi sporgano leggermente e affondarle nel legno con cacciapunte e mazzuola. Tappare i fori dei chiodi con stucco per legno.