Novembre è il mese delle castagna, un frutto ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo, poiché abbonda di carboidrati, sali minerali e vitamine. Grazie al loro alto contenuto energetico, sarebbe meglio non eccedere durante la dieta.
L’assunzione di castagne è consigliata per chi soffre di stitichezza, anemia o stanchezza. Oltre a ciò, è importante sapere che sono ottime alleate per la nostra bellezza, infatti vengono utilizzate in numerose Spa come trattamenti esfolianti, gommage, pediluvi o trattamenti rinvigorenti.
Ecco dunque come realizzare delle maschere nutrienti per viso e capelli, perfette per la stagione autunnale.
Indice
Maschera nutriente viso
– 5 castagne;
– un cucchiaino di olio di mandorle dolci;
– un cucchiaino di olio di riso;
– un cucchiaio di farina di mandorle;
– un cucchiaino di miele.
Svuotate le castagne, se ciò risulta difficile da crude, sbollentatele per qualche minuto. Create un impasto omogeneo e compatto. Applicate sul viso pulito ed asciutto e lasciate in posa 15 minuti circa. Risciacquate con acqua tiepida.
Questa maschera è perfetta per chi ha la pelle particolarmente secca. Gli ingredienti contenuti sono tutti molto idratanti e nutrienti.
Impacco nutriente per capelli
– 15 castagne;
– un cucchiaio di olio di ricino;
– un cucchiaio di olio di mandorle dolci;
– un cucchiaio di olio di jojoba;
– un cucchiaio di miele;
– un cucchiaino di cacao amaro.
Come per la ricetta precedente, svuotate le castagne ed amalgamate tra loro tutti gli altri ingredienti.
Applicate il composto sui capelli (sulle punte prettamente), almeno un’ora prima del lavaggio. Lasciate dunque in posa, magari avvolgete il capo in un asciugamano o nella carta stagnola per permettere alla maschera di agire più efficacemente. Eseguite, poi, il normale lavaggio.
I vostri capelli risulteranno assolutamente più nutriti ed idratati, lucenti e sani.
Eseguite entrambe le maschere almeno per una volta a settimana, fino a che sarà possibile reperire le castagne. In questo modo aiuterete la vostra pelle e i vostri capelli a risultare più nutriti a prova di temperature rigide.