Se volete portare in viaggio con voi il vostro animale domestico, all’interno della comunità europea dovrete rispettare una serie di regole. Leggi la nostra guida per sapere come viaggiare all’estero con animali domestici.
Per il trasporto di gatti o cani dal 01/10/2004 è necessario il passaporto europeo per animali domestici. Le disposizioni per agevolare i viaggi degli animali all’interno della Comunità Europea sono raccolte nel Regolamento (CE) n.998/2003, in cui per l’appunto s’impone l’utilizzo del passaporto europeo per portare con sé nei Paesi CEE animali da compagnia, come gatti, cani e furetti. Per viaggiare con animali come uccelli, conigli o porcellini d’india, la situazione non è uniformata e bisogna quindi seguire la legislazione di ogni singola nazione.
Tornando al passaporto per animali domestici, esso presenta una copertina di colore blu su cui è riprodotto un cerchio di stelle giallo, il simbolo dell’Unione Europea. Con dimensioni pari a 100×152 millimetri, all’interno dei Paesi della Comunità Europea è un sostituto del certificato sanitario fornito dal veterinario ufficiale. Se si viaggia sprovvisti di tale documento, si corre il rischio di vedere il proprio animale messo in quarantena, e di doverne pagare le spese connesse.
Per poter richiedere il passaporto per animali domestici, è necessario iscrivere il proprio amico a quattro zampe (che sia un cane, un gatto o un furetto) presso l’anagrafe canina dell’ufficio veterinario dell’Asl locale. Sul passaporto sarà presente il numero identificativo del microchip elettronico. Tranne che in Irlanda, Regno Unito e Malta, dove il microchip è imposto dalla legge, per gli altri Paesi fino al 03/07/2011 è ancora consentito anche il tatuaggio, che però sia leggibile con chiarezza: in seguito sarà obbligatorio ovunque il microchip.
Il passaporto contiene oltre ai vari dati che identificano il padrone e l’animale, anche la certificazione dell’avvenuta vaccinazione antirabbica, ovviamente ancora valida. In Italia è possibile ottenere questo passaporto negli specifici uffici veterinari della zona. Questo documento e la relativa legislazione che lo riguarda è vigente anche in altri Paesi, come Monaco, Norvegia, Andorra, Islanda, Svizzera, Liechtenstein e Città del Vaticano.
In Irlanda, Regno Unito, Malta e Svezia bisogna inoltre fare particolare attenzione, in quanto in tali Paesi è anche obbligatorio un particolare test sierologico, il cui scopo è quello di assodare che la vaccinazione contro la rabbia sia effettivamente stata fatta. Quando si vuole viaggiare in questi Paesi con il proprio animale, conviene quindi effettuare la titolazione dell’anticorpo per verificare che il vaccino sia funzionante. Questo test va fatto 4 mesi prima di partire per la Svezia, o 3 mesi prima di partire per gli altri Paesi in questione.
Inoltre per spostarsi nel Regno Unito, a Malta, o in Irlanda è anche obbligatorio l’echinococcosi (prevenzione contro la tenia) e la terapia contro le zecche; in Finlandia e Svezia è obbligatorio solo il primo trattamento. Per ottenere tutte le informazioni necessarie per viaggiare con il proprio animale, conviene sempre contattare il consolato o l’ambasciata del Paese che si desidera visitare. In particolare, conviene contattare le ambasciate e i consolati quando si tratta di Paesi extraCEE, in quanto le leggi circa il trasporto di animali domestici, a seconda dello Stato, sono decisamente variabili.